Lasciare tutte le certezze e fuggire alla ricerca di chi si ama sperando di ritrovare anche sè stessi...
La Lettera di addio Lasciata sul tavolo da Giada spinge il protagonista a intraprendere un viaggio di ricerca tra le isole del Mar Egeo, toccando mete note al popolo dei vacanzieri e angoli remoti, adatti alla riflessione interiore, dove il tempo pare essersi fermato.
Il fascino di paesaggi incantati e di piccoli gesti ormai dimenticati nella confusione delle città fanno da cornice ideale per incontri speciali.
Il protagonista rischia più volte di perdere la bussola, travolto da eventi che indeboliscono le sue precedenti certezze.
Ma la speranza di ritrovare Giada lo spinge a non desistere.
Gli incontri con persone nei cui occhi si legge fa serenità di chi ha vissuto in pace e armonia con la natura, lo aiuteranno a ritrovare se stesso e a dare un significato al suo viaggio. |
La cosa più difficile
è conoscere se stessi.
(Talete)
L'aereo sorvola le coste adriatiche, mi impegno a riconoscere i lineamenti del litorale ma occorrerebbe una cartina o un po' più di fantasia.
La rotta non prevede il passaggio su Genova che ho abbandonato questa mattina, senza neanche girarmi a salutare, quando il sole cominciava a sorgere e le ombre erano lunghe.
Il taxi ha rispettato i sette minuti di attesa preannunciati dalla centralinista ed è salito a prendermi in cima a viamonte, dove la strada si tronca all'improvviso e l'asfalto lascia spazio alla roccia e agli arbusti.
Non sono ancora riuscito a capire se la via in cui abito appartiene al quartiere di Staglieno o a quello di Marassi. Nel dubbio ho sempre prediletto questa seconda collocazione, sarà che quando si nomina Staglieno tutti pensano subito al cimitero. Marassi, invece, viene simboleggiata dallo stadio o, mal che vada, dal carcere. Per cui, meglio finire in galera che al camposanto.
Abbiamo attraversato corsosardegna e ho osservato le cassette piene di frutta e verdura giunte da ogni dunque con gran consumo di carburanti a soffocare il grido di dolore dell'ambiente. I ritardatari autisti dei tir consumavano caffè, per tenersi svegli, appoggiati al bancone del bar prima di ripartire alla guida dei loro bisonti della strada.
I negozi di viaventi erano ancora con le palpebre abbassate, soltanto all'interno di alcuni le luci erano accese per le ultime pulizie.
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Mirko Mignone
AMAR EGEO
editore FRILLI EDITORI
edizione 2008
pagine 144
formato 12x19
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 5 giorni
7.80 €
6.60 €
ISBN : 978-88-7563-436-0
EAN : 9788875634360
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