Nuova
edizione in due volumi, riveduta e ampliata dell'edizione del 1974. Volumi
di grande formato stampati su carta patinata opaca di pregio
con le sofisticate moderne riproduzioni a scansione elettronica, cartonati
con sovraccoperta a colori plastificata, inseriti in prestigioso cofanetto
di fattura manuale.
I due volumi: più di settecento pagine con più di settecento
riproduzioni a colori e in bianco e nero (secondo l'originale) e di grande
formato.
VOLUME 1
NOVITA' NOVEMBRE 2005
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VOLUME 2
NOVITA' DICEMBRE 2007
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La storia di questo libro nasce nel 1970, quando tre persone che soggiornavano
abitualmente durante le vacanze in Val d'Ayas, ad Antagnod, un medico, un farmacista
e un dirigente d'azienda, iniziarono uno studio sull'antica cartografia della
Valle d'Aosta. L'elemento scatenante fu casuale: l'acquisto da parte di uno
di loro di una carta geografica antica del Piemonte per un dono. Le tre persone
con passione iniziarono così uno studio sulla cartografia delle Grandi
Alpi che li portò a pubblicare dopo quattro anni, nel 1974, il volume Le
Grandi Alpi nella cartografia dei secoli passati 1482-1865 per i tipi
di Priuli & Verlucca.
Il libro ebbe successo, l'edizione fu esaurita in poco tempo ed entrò nella
dotazione delle principali biblioteche civiche e private europee e in quelle
delle Università americane. Attualmente è reperibilile solo sul
mercato antiquario ed è diventata un'opera molto richiesta.
Il riscontro favorevole ottenuto dal volume del 1974 non costituì per
i tre autori un punto d'arrivo. Purtroppo dopo un solo anno dalla pubblicazione
del libro uno degli autori, Massimo Pomella, che era stato l'ideatore del progetto,
venne a mancare prematuramente. Proprio in sua memoria, e tenendo presente
i suoi insegnamenti sulla cartografia, Laura e Giorgio Aliprandi continuarono
sistematicamente le ricerche iniziate, pubblicando testi e articoli di cartografia
alpina settoriale, ad esempio sul Monte Bianco in collaborazione con la Bibliothèque
Nazionale di Parigi nel 1984, sul problema delle migrazioni walser a sud del
Monte Rosa, tenendo conferenze e organizzando mostre di cartografia: di particolare
rilievo quella a Chamonix nella stagione 2000-2001 organizzata dal Comune e
ospitata presso il Museo Alpino.
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L'opera attuale Le Grandi Alpi nella cartografia 1482-1885 è un'indagine
di cartografia storica in quanto gli autori hanno cercato di ritrovare nelle
carte geografiche le tracce delle vicende umane, politiche, militari e religiose
che costituiscono la storia del territorio alpino. Lo studio dei toponimi,
delle frontiere e soprattutto dei colli che rappresentano la parte più "umana" che
la cartografia delle Alpi può offrirci, ha consentito di realizzare
questo volume.
Per gli autori la carta geografica non è una semplice rappresentazione
del territorio come sempre è stata considerata, ma un «documento
storico» fino ad ora trascurato nella storiografia: la frase latina «Historiæ oculus
geographia» sintetizza il loro modo di considerare l'argomento della
cartografia alpina. Il vecchio testo del 1974, completamenmte rinnovato, ha
costituito per gli autori un punto di riferimento di cui hanno tenuto presente
solo l'impianto e il piano dell'opera.
La quantità di materiale raccolto ha permesso di suddividere il lavoro
in due volumi: il primo dedicato alla storia della cartografia alpina, che
illustra come la scoperta delle Alpi da parte dei cartografi sia stata lenta
e graduale; la ricerca è stata finalizzata soprattutto alla descrizione
dei colli utilizzati per motivi comerciali, religiosi, militari.
Il secondo volume affronta la tematica della cartografia specialistica delle
Alpi, prendendo in considerazione lo studio settoriale delle Grandi Alpi dal
Monviso al Monte Rosa.
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PIANO
DELL'OPERA
Volume 1
STORIA DELLA CARTOGRAFIA ALPINA 1482-1885
La cartografia delle grandi alpi
La cartografia alpina prima delle carte a stampa
L'inizio della cartografia alpina a stampa
La cartografia alpina in Svizzera
La cartografia alpina in Italia
Le grandi organizzazioni cartografiche olandesi e i loro riflessi sulla
cartografia alpina
La cartografia francese dal 1500 al 1700 e il suo contributo
determinante alla conoscenza delle Grandi Alpi
La cartografia alpina francese nel 1800: dalla cartografia
militare napoleonica alla Carta di Francia alla scala 1:80.000 detta
Carte de l'Etat Major (1880)
La cartografia alpina tedesca e austriaca con le prime carte
specilistiche del Monte Rosa
La cartografia alpina in Inghilterra: nell'800 le Alpi diventano
il playground degli inglesi anche sotto il profilo cartografico
Il cartografo di fronte alle montagne
Volume 2
CARTOGRAFIA SPECIALISTICA DEI VARI SETTORI DELLE GRANDI ALPI
Il Monviso e i suoi colli
Il Piccolo San Bernardo
Il Monte Bianco
Il Gran San Bernardo
La Valpelline e isuoi colli verso il Vallese
Il Cervino e il colle di Teodulo
Il Monte Rosa: le valli aostane e le valli piemontesi
Le migrazioni Walser nelle valli a sud del Monte Rosa interpretate attraverso
la cartografia antica
Il Gran Paradiso e i suoi valichi tra Valle d'Aosta e Canavese
Elenco delle carte geografiche consultate (circa 500) e loro riproduzione |
Laura e Giorgio Aliprandi
LE GRANDI ALPI NELLA CARTOGRAFIA 1482-1885 vol. I
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2005
pagine 352
formato 23,5x32
cartonato con sovracoperta plastificata a colori, inserito in prestigioso cofanetto di fattura manuale
tempo medio evasione ordine ESAURITO
90.00 €
90.00 €
ISBN : 88-8068-278-4
EAN : 9788880682783
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