Cosa può provare un adolescente che, a diciotto anni appena compiuti, si trova deportato nel lager di Dachau? Con quanta angoscia si è visto rinchiudere dapprima nel carcere torinese Le Nuove ed in seguito trasferire via via nel campo di prigionia di Bolzano, di Reichenau, di Dortmund, nello straflager di Dusseldorf, nel campo di lavoro duro di Schlotheim, nel supercarcere di Ingolstad ed infine a Dachau, il più antico di tutti i campi di concentramento creati dallo strapotere del Terzo Reich e dalla ferocia nazista?
Come ha potuto sopportare le privazioni, la violenza e i soprusi dei suoi aguzzini?
Quali emozioni, quali sentimenti può aver provato quando ha scorto i primi automezzi dei soldati statunitensi entrare vittoriosi nel piazzale principale del lager bavarese?
A queste e ad altre domande si è voluto dare una risposta con la pubblicazione delle memorie di Cìiuseppe Berruto, ex deportato di Dachau, il volume è ulteriormente arricchito dalla prefazione di Gianni Oliva, e dalla postfazione di Felice Tagliente.
Nota del testimone
Noi deportati abbiamo il dovere di testimoniare. È quindi importante che si porti alla conoscenza del pubblico l'esperienza vissuta sotto il nazismo.
Queste testimonianze hanno il pregio di aggiungere alla storia del lager nazista, applicazione pratica della negazione di tutti i valori umani, qualcosa di personale, a volte di intimo e, comunque, qualcosa di nuovo.
Nei vari incontri abbiamo notato che i sentimenti di odio, di vendetta, di dignità, di fede, di perdono, sono ancora oggi elemento di dibattito sia tra i sopravvissuti che tra i giovani usufruitori delle testimonianze; ebbene riteniamo giusto che continui la discussione su tali argomenti perché, anche se è materia del passato, il passato si ripropone, magari sotto altre forme, ma si ripropone.
Io rivolgo ai giovani l'augurio che la conoscenza dei fatti, come raccontati, come avvenuti, possano consentire di diventare loro i testimoni della storia di oggi, con le scelte che si devono fare oggi, come noi le abbiamo fatte ieri.
E vero che le scelte hanno dei costi. Le scelte però sono sempre caratterizzate dai valori che regolano la vita sociale e, primi tra questi, il rispetto verso se stessi e verso gli altri, l'amicizia, la disponibilità ad essere una umile pedina per la costruzione di quel futuro che deve distinguersi nel segno dei valori, della tolleranza e della pace.
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INDICE
Note biografiche
Nota del testimone
Prefazione
Introduzione di Valerio Morello
1. Scuola e fascismo
2. L'attività clandestina
3. Arresto e deportazione a Bolzano, Innsbruck e Reichenau
4. Nello Straflager di Dusseldorf comandano i cani
5. A Muehlhausen il cane è buono
6. "Dachau alles Kaputt"
7. La baracca 24 (Block 24)
8. I preti ed il postribolo
9. Finalmente liberi!
10. Non esistono gli eroi?
P. Ruggero Cipolla e i detenuti deportati
Postfazione di Felice Tagliente
Schede
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Valerio Morello
ACHTUNG! DACHAU
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2010
pagine 232
formato 11x17
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
8.00 €
8.00 €
ISBN : 978-88-88552-68-2
EAN : 9788888552682
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