18 febbraio - 20 novembre 1861: i nove mesi che sconvolsero l'Italia.
Il nuovo Stato è appena nato, ma è fragile. Minacciato dall'esterno e dall'interno.
Da un'Austria ostile, che non l'attacca solo perché sull'orlo della bancarotta.
Da una Francia che è un alleato ambiguo,
pronto ad approfittare di ogni debolezza italiana. Da un papa che, per continuare a essere re, rifiuta di riconoscere il nuovo regno.
Il Piemonte sabaudo è il primo a rendersene conto.
Ma deve affrontare anche la resistenza di chi non lo ama e non capisce i sacrifici che ha accettato.
Il primo dei quali è la perdita della propria identità storica.
E poi ci sono i problemi irrisolti del Sud
e di tutti quegli italiani che, come diceva Massimo d'Azeglio,«sono italiani, ma non vogliono esserlo».
Dalle cronache dei giornali dell'epoca tutti i misteri, i pettegolezzi, le curiosità, le manovre diplomatiche segrete, i grandi e piccoli scandali che segnano la nascita della nazione.
Quelli che i libri di storia non raccontano.
Ma che, rileggendoli dopo 150 anni, continuano a parlare di noi.
Oggi come allora.
Perché l'Italia è nata anche così.
«Chi non è soddisfatto», disse Nino Bixio, «si rassegni.»
Il volume è la raccolta integrale degli articoli di Maurizio Lupo apparsi
su La Stampa nella rubrica «Accadeva il...» dal 18 marzo al 20 novembre 2011. |
INTRODUZIONE
È ancora un fragile impalcato il regno d'Italia che, con 22 milioni abitanti, riunisce il 18 febbraio 1861 il suo neonato Parlamento. È sostenuto per lo più dalle baionette dell'armata sabauda e dalle imposte pagate dai piemontesi. Da 12 anni, per finanziare l'avventura risorgimentale, gli oneri connessi e le spese militari, i piemontesi sopportano un'imposizione fiscale quattro volte superiore a quella che verrà chiesta ad alcune nuove province del Mezzogiorno.
Il 1861 è un anno di svolta. Alle eroiche giornate della seconda guerra d'Indipendenza e dell'impresa dei Mille fa subentrare gli impegnativi momenti per realizzare le opere strutturali e sociali di una nuova compagine statale, che vuole farsi riconoscere e rispettare dalla comunità internazionale. È quanto raccontano le cronache e i retroscena riproposti in queste pagine. Parlano dei primi nove mesi d'Italia, visti con gli occhi dei giornali dell'epoca. Danno voce a una realtà controversa ma operosa, dalla quale emergono anche le contraddizioni, le ragioni, le speranze, le arroganze, i massacri, le menzogne reciproche e contrapposte di chi vuole l'unificazione italiana e di chi ancora in quei giorni la mette in discussione.
Nel 1861 si volta pagina. Mazzini è in esilio imbronciato a Londra. Garibaldi vive a Caprera, irritato dallo scioglimento delle sue Camicie Rosse. Cavour pianifica il nuovo Stato. Vittorio Emanuele II corona le sue ambizioni. Ha ottenuto un regno che va dalle Alpi alla Sicilia e che già guarda alla conquista di Venezia
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Maurizio Lupo
ACCADDE NEL 1861
editore CAPRICORNO
edizione 2011
pagine 318
formato 15x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
8.90 €
7.60 €
ISBN : 978-88-7707-144-6
EAN : 9788877071446
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