Claudio Marcato
E' nato a Torino nel 1963. Esperto di Storia e appassionato di armi antiche, tutti i suoi libri sono incentrati sulla storia piemontese, in particolare dalla guerra di successione spagnola (1706) fino agli albori del Risorgimento. Nel 1994 pubblica il suo primo romanzo, Dragone di Piemonte (Il Punto - Piemonte in Bancarella), ristampato nel '97 in versione integrale col titolo Il Dragone; seguiranno poi L'onore di pietra (1994), La "Vergogna" (1996) e Eugenio nel Sole (2000), sempre editi presso la stessa casa editrice. Alcuni suoi racconti e saggi sono apparsi su diverse riviste torinesi.
Dopo un lungo silenzio, dovuto anche al fatto che, dal 2004, Marcato vive e lavora in Svizzera, ha scritto per il Comune di Gabiano (AL) il saggio storico Luigi Seggiaro - Una storia di ordinario eroismo, che ripercorre le vicende di un ufficiale trucidato nel corso dell’eccidio di Cefalonia del 1943, insignito, alla memoria, della medaglia in argento al Valor Militare. Il saggio è stato dato alle stampe dal Comune di Gabiano con la partecipazione del Lions Club Valle Cerrina, e distribuito in occasione della commemorazione ufficiale, avvenuta il 21 settembre 2013.
Dietro ogni libro di Claudio Marcato c'è un'inesauribile conoscenza del mondo narrato. Ma è la passione per gli argomenti trattati a rendere il lavoro dell'autore più spedito e la lettura dei suoi romanzi decisamente scorrevole. Il lettore ci si ritrova inevitabilmente permeato, come se fosse lui stesso a viverle. Le vicende raccontate abbracciano la Storia Sabauda in quasi tutta la sua ampiezza, percorrendo alcune delle sue tappe più importanti, dalla Battaglia dell'Assietta all'Assedio di Torino. Marcato è, quindi, un autore singolare anche per la sua scelta narrativa, quella del romanzo storico che si allaccia alla tradizione del cappa e spada. Ma i suoi romanzi riescono ad essere comunque attuali, non mancano di quegli esempi di nobiltà e umanità che caratterizzano l'esistenza degli uomini provati dalla guerra e dall'ingiustizia. I suoi eroi sono sempre ben tratteggiati, puntano a entrare nel mito, vivono per essere ricordati sui libri di storia. Sembra che non sia l'autore a parlare di loro ma che siano le loro storie a costringere l'autore a parlarne.

a cura di Alessandro Delgaudio